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12.05.2023Secondo un nuovo studio, il miglioramento dell'isolamento di tutti gli edifici residenziali esistenti nell'Unione europea contribuirebbe in modo significativo alla sicurezza energetica ed al raggiungimento degli obiettivi dell'UE di zero emissioni nel 2050, riducendo la domanda di energia per il riscaldamento degli ambienti negli edifici del 44% rispetto al 2020.
Il Report del Building Performance Institute Europe (BPIE), redatto in collaborazione con Knauf Insulation, illustra i modelli di ricerca che rivelano come si potrebbe ottenere fino a 777 TWh di risparmio energetico — equivalente al consumo di elettricità di Germania e Spagna messe insieme — con la ristrutturazione completa degli edifici residenziali dell'UE.
David Ducarme, Knauf Insulation’s Group Chief Operating Officer e Deputy CEO, afferma: “L'invasione dell'Ucraina ha dimostrato la fragilità del sistema energetico europeo ed ha accelerato la necessità di un approccio coraggioso, lungimirante e resiliente come quello raccomandato da questo report.
“Semplicemente isolando tutti gli edifici residenziali in Europa possiamo ridurre la domanda di energia per il riscaldamento degli ambienti del 44%. Questo report dimostra l'incredibile opportunità che l'Europa deve cogliere ora per garantire la propria indipendenza energetica e dare un contributo significativo all'azione per il clima".
Prima dell'invasione, la Russia forniva oltre il 40% del consumo totale di gas dell'UE, il 27% delle importazioni di petrolio e il 46% delle importazioni di carbone. Inoltre, gli edifici sono collettivamente responsabili del 40% del consumo energetico europeo e del 36% delle emissioni di gas serra.
Quentin Galland, Knauf Insulation's Group Public & Regulatory Affairs Director, dichiara:
"Knauf Insulation si è sempre battuta per mettere l'efficienza energetica e la riqualificazione energetica degli edifici al centro di ogni agenda politica, ma ora l'imperativo di agire è più grande che mai e questo report dimostra una chiara via da seguire: dobbiamo aumentare rapidamente i tassi di ristrutturazione per isolare tutti gli edifici residenziali entro il 2050.
“Knauf Insulation sostiene appieno le conclusioni del report, che prevedono di riqualificare tutti gli edifici e di rendere più efficace la diffusione della Direttiva sul rendimento energetico degli edifici (EPBD) e degli Standard minimi di prestazione energetica (MEPS) in termini di promozione di "ristrutturazioni profonde" che dimostrino risparmi energetici significativi e quantificabili negli edifici".
Oliver Rapf, BPIE Executive Director, afferma:
“Gli edifici devono essere trattati come infrastrutture vitali che contribuiscono alla sicurezza energetica e alla neutralità climatica dell'UE. La ristrutturazione profonda dovrebbe essere una delle massime priorità dell'UE di fronte alla crisi energetica.
“I negoziati finali della Direttiva EPBD nei prossimi mesi dovrebbero definire la ristrutturazione profonda come standard e concordare requisiti di ristrutturazione che rispettino questo standard, in modo equo e supportati da un adeguato sostegno finanziario per tutti coloro che ne hanno bisogno".
Gli edifici residenziali sono notoriamente fonte di sprechi energetici: la Commissione Europea stima che il 75% del patrimonio edilizio dell'UE sia inefficiente dal punto di vista energetico e che meno dell'1% degli edifici venga ristrutturato ogni anno.
Secondo il report, la ristrutturazione completa degli edifici residenziali consentirebbe ad un terzo degli Stati membri dell'UE di risparmiare almeno il 50% del consumo finale di energia per il riscaldamento degli ambienti, mentre più della metà degli Stati otterrebbe un risparmio di almeno il 45%.
Il report conclude che la revisione della Direttiva EPBD dovrebbe garantire che i progetti di ristrutturazione profonda siano prioritizzati, concentrando gli sforzi sul miglioramento degli edifici europei con le peggiori prestazioni. I fondi pubblici, compresi gli aiuti di emergenza, i fondi di recupero e i programmi di sovvenzione, dovrebbero essere destinati a sostenere le ristrutturazioni profonde degli edifici, eliminando completamente i combustibili fossili.
Lo studio esamina i risultati di due scenari di ristrutturazione modellati da BPIE fino al 2050.
Uno scenario si è concentrato sull'impatto della ristrutturazione completa di tutti gli edifici residenziali dell'UE entro il 2050. L'altro ha esaminato uno scenario in cui il 2% degli edifici - il tasso prescritto dalla Commissione - venga rinnovato ogni anno fino al 2050.
Dalla modellazione è emerso che il 30% degli edifici non sarebbe rinnovato entro il 2050 con un tasso di ristrutturazione del 2% e che 235 TWh di potenziale risparmio energetico finale - pari al consumo di elettricità dell'Australia - verrebbero sprecati.
Tuttavia, secondo il modello di ristrutturazione completa - che ipotizza che entro il 2030 i tassi di ristrutturazione dovrebbero almeno raddoppiare al 2%, per poi raggiungere il 3% entro il 2035 e il 4% entro il 2040 - per ottenere la ristrutturazione di tutti gli edifici residenziali entro il 2050, il risultato è stato un potenziale di risparmio energetico di 777 TWh o una riduzione della domanda di energia per il riscaldamento degli ambienti negli edifici residenziali del 44% (rispetto al 2020).
Se si analizza lo stock edilizio italiano, lo studio mostra numeri ancora più rilevanti: la coibentazione di pareti e tetti potrebbe generare un risparmio del 49% (114,8 TWh) di energia finale utilizzata per il riscaldamento delle case, con una riduzione della domanda di gas naturale pari al 49% (68,8 TWh).
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